Descrizione

Campana Tibetana vecchia con all’esterno il mandala e all’interno il Buddha

Peso: 581 gr circa
Dimensioni: diametro 13,5 cm, altezza 7 cm

Nota: SOL#

Frequenza: 409 Hz

Materiale: lega 7 metalli

Provenienza: Nepal / Tibet

Epoca: fine ‘900

Nel prezzo è incluso l’apposito bastoncino in legno rivestito in parte di velluto

Mandala (tibetano: dkyl-khor)

La parola sanscrita mandala significa “cerchio”, “centro”. I mandala vengono spesso usati in particolare come supporto per la meditazione. Si tratta di una rappresentazione che si organizza intorno ad un centro con zone concentriche che si allontanano progressivamente da questo centro. Cerchi e quadrati compongono le varie zone che stanno a simboleggiare le energie e le forze dell’universo e rappresentano i rapporti che ci sono fra di esse. Il caos evidente e la complessità confusa vengono nel mandala semplificati in un modello e in una gerarchia naturali ed armoniosi. Indica un certo universo sul quale regna una determinata divinità che viene raffigurata al centro circondata da tutti gli esseri del proprio universo. E’ la rappresentazione molto complessa del mondo dei fenomeni intesi come mentali e non materiali che consentono alla mente di fare una sorta di viaggio iniziatico e permettere cosi la crescita interiore. La forma tradizionale del mandala mostra nella sua struttura di base un palazzo quadrato, con un centro e quattro portoni in direzione dei punti cardinali. I Mandala vengono rappresentati in quattro modi: dipinti (Thangka), con sabbia colorata, con mucchietti di riso o sotto forma di modello tridimensionale in metallo. Il mandala di sabbia, al termine del lavoro, viene semplicemente distrutto spazzando via la sabbia di cui è composto. Questo gesto sta’ ad indicare l’impermanenza delle cose e anche la rinascita, essendo la forza distruttrice, anche la forza che da nuova vita. Le sabbie vengono a volte disperse nei corsi d’acqua ed in parte inserite in oggetti di culto.

 

Queste campane risalgono circa alla fine del ‘900, ognuna di queste ha un suono unico e particolare dovuto alla fusione eseguita singolarmente con piccoli crogioli. I 7 metalli non venivano amalgamati in maniera omogenea e questa lavorazione artigianale forniva al prodotto finale caratteristiche speciali, questa tecnica è andata ormai persa. Il decoro, eseguito in periodo successivo, è stato realizzato nel seguente modo: la campana veniva ricoperta di cera, una volta eseguita l’incisione sulla cera stessa, alla campana veniva fatto un breve bagno in acido in modo da rendere il decoro in rilievo e lasciare assolutamente inalterate le caratteristiche musicali della campana.